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5 esempi di Rigenerazione Urbana nel bacino del Mediterraneo

Water, Waterfront, Architecture

La rigenerazione urbana è un tassello fondamentale nella costruzione della città del futuro.

Per questo sempre più realtà urbane nel mondo stanno riqualificando interi quartieri e spazi abbandonati con l’aiuto di architetti specializzati, per creare aree vitali, ridurre disuguaglianze e promuovere la sostenibilità ambientale.

Si pensa spesso che le best practices legate alla rigenerazione urbana siano ad appannaggio delle regioni più sviluppate del mondo ed in particolare dei paesi del nord Europa; fortunatamente questo è solo in parte vero, e per dimostrarlo ecco 5 esempi di rigenerazione urbana nel bacino del Mediterraneo.

Barcellona la pioniera

La rigenerazione urbana del waterfront di Barcellona degli anni ‘90 è tutt’ora un caso studio emblematico: trasformato per le Olimpiadi del 1992, il progetto noto come “Port Vell” convertì un’area portuale industriale in uno spazio pubblico vivace. L’intervento fu pionieristico nel suo genere puntando su l’accessibilità pedonale, la sostenibilità e l’integrazione con il contesto urbano, rivitalizzando economicamente e socialmente la zona, e creando un modello di sviluppo per altre città costiere.

Una scelta coraggiosa e importante: il processo green di Barcellona

Ma la città spagnola non si è fermata, ed oggi ha in cantiere uno dei progetti più ambiziosi in Europa: la conversione green dell’intera città. Partendo dal quartiere dell’Eixample, il più popolato, Barcellona sta pedonalizzando 21 strade e 21 piazze, con l’obiettivo di migliorare la vita cittadina, la qualità dell’aria, l’interazione umana: il piano prevede che ogni cittadino abbiamo un polmone verde car free a meno di 200 metri dalla propria abitazione. Si tratta di un progetto tutt’ora in corso, che porta avanti le idee visionarie dell’urbanista Salvador Rueda.

Le due vie della rigenerazione urbana in Italia

In un paese come l’Italia, dove la complessità della stratificazione storica rende difficile il lavoro dell’architettura contemporanea, la maggior parte dei progetti di rigenerazione urbana si concentrano sulla riqualificazione degli spazi pubblici e sulla riconversione degli edifici industriali dismessi. Il collettivo Orizzontale è tra gli studi italiani più attivi nel primo ambito e si focalizza sulla realizzazione di installazioni temporanee, playground, riattivazioni e riusi di spazi pubblici.

La conversione delle ex aree industriali italiane

Per quanto riguarda invece le ex aree industriali, sono davvero molti gli esempi interessanti, come il progetto di riqualificazione delle ex Officine Meccaniche di Reggio Emilia, dell’architetto Andrea Oliva, che ha trasformato l’area in un polo multifunzionale. Oggi ospita uffici, laboratori di ricerca, start-up, gallerie e spazi espositivi, combinando lavoro, cultura e innovazione in un contesto sostenibile che preserva elementi storici. A Firenze un nuovo quartiere contemporaneo è nato nell’ex fabbrica di sigari: Manifattura Tabacchi ospita oggi atelier, ristoranti, café, negozi ed eventi tra arte, design, musica. Da un’area industriale dismessa di Mestre (Venezia) è stato creato il Museo del Novecento M9, progettato da Sauerbruch Hutton; a Milano l’hub culturale e creativo BASE Milano ha riattivato gli spazi storici dell’ex fabbrica Ansaldo, mentre a Torino le OGR, un tempo officine ferroviarie, sono state trasformate in un centro culturale e innovativo.

Il più grande progetto di rigenerazione in corso in Europa: Ellinikon ad Atene

Il progetto Ellinikon prevede la trasformazione dell’area dell’ex aeroporto internazionale di Atene e parte della costa attigua, coinvolgendo un’area di 620 ettari. Il masterplan si compone di un parco metropolitano di 200 ettari, nuove residenze, strutture commerciali e ricettive, uffici, spazi per la cultura e lo sport, oltre ad una nuova marina. I benefici attesi includono la creazione di migliaia di posti di lavoro, nuove opportunità abitative e ricreative, e un miglioramento della qualità ambientale urbana.

Grandi Archistar per il progetto di Atene

Ellinikon coinvolge alcuni dei più noti studi di architettura a livello mondiale. Dello studio londinese Foster and Partners è il progetto per Riviera Tower, il primo grattacielo residenziale di 200 metri di altezza costruito in Grecia, punto focale e landmark dell’intero piano. Percorrendo il lungomare, si passerà attraverso Riviera Galleria, progettata da Kengo Kuma and Associates, destinata a diventare una meta di eccellenza per la vendita al dettaglio, ristorazione e svago. Bjarke Ingels Group ha arricchito il progetto con la sua visione nell’edificio Ellinikon Park Rise, parte del quartiere residenziale Little Athens, che includerà oltre mille abitazioni di varie altezze. Gli edifici, disposti a grappolo, presenteranno le tipiche forme a gradoni di BIG e saranno dotati di cortili con giardini.

New Cairo ‘vertical forest’

Nei paesi del Nord Africa, i progetti a scala urbana assumono caratteristiche molto diverse rispetto a quelli Europei. Qui gli investimenti si concentrano in parte sulla riqualificazione dell’esistente, come nel caso del “Programme de Réhabilitation de la Médina de Tunis” in Tunisia oppure il “Médina Sustainable Development Program” a Marrakech, ma soprattutto nella realizzazione di nuove aree urbane più sostenibili. Ne è un esempio il progetto Cairo Vertical Forest, che ha coinvolto l’architetto italiano Stefano Boeri, progettista dell’ormai iconico Bosco Verticale di Milano, per realizzare i tre nuovi edifici con giardini su tutte le facciate.

La riqualificazione del waterfront del fiume Tirana in Albania

Sempre Stefano Boeri Architetti, in collaborazione con lo studio albanese SON Architects, si occupa della progettazione di Tirana Riverside: un masterplan che punta a riqualificare il waterfront del fiume omonimo della capitale albanese, attraverso la creazione di nuovi edifici collocati in un esteso piano superficie verde – 18 ettari – dove l’importante presenza di alberi avrà un impatto positivo sociale ed economico.

Il mix di funzioni e l’inclusività del Tirana Riverside

Il ridisegno dell’area includerà piazze pubbliche, aree giochi per bambini, giardini privati, orti urbani, spazi commerciali, ristoranti, uffici e centri medici di emergenza. Inoltre, sorgeranno spazi per le diverse religioni intorno a una piazza comune, scuole primarie e secondarie, strutture sportive e di intrattenimento.

In sintesi, la riqualificazione urbana può agire a scale architettoniche ed urbanistiche molto differenti, con approcci e strategie altrettanto diversificate. Questi esempi del presente e del futuro all’interno del bacino del Mediterraneo sono comunque tutti un’opportunità per costruire comunità più inclusive e resilienti, sperando di migliorare complessivamente la vita dei cittadini.

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