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I volti come carte d’imbarco. Le 3 domande più frequenti trovano risposta

Le tecnologie di riconoscimento facciale si stanno diffondendo sempre di più nella nostra vita, nonostante persistano ancora idee sbagliate sulla loro sicurezza. La pandemia da COVID 19 ha accelerato l’adattamento e l’utilizzo di queste tecnologie biometriche in quanto sono soluzioni che garantiscono un accesso senza contatto.

Inoltre, molti governi, aeroporti e compagnie aeree hanno colto l’interruzione dei viaggi dovuta alle chiusure come un’opportunità per investire in innovazioni infrastrutturali e tecnologiche. Di conseguenza, l’imbarco biometrico è già una realtà in centinaia di aeroporti in tutto il mondo. Nel 2021, il 60% degli aeroporti aveva implementato soluzioni di riconoscimento facciale e molti altri aeroporti si sono impegnati a sperimentare soluzioni di gestione dell’identità biometrica.

Poiché le tecnologie di riconoscimento facciale hanno lentamente iniziato a sostituire le nostre carte d’imbarco fisiche, esploriamo le risposte ad alcune delle principali domande su queste tecnologie.

Le tecnologie di riconoscimento facciale sono accurate?

Grazie all’intelligenza artificiale e alle tecniche di “deep learning“, si sono registrati drastici miglioramenti nel campo dell’analisi e del riconoscimento delle immagini. Allo stesso modo, secondo un report americano del National Institute of Standards and Technology (NIST), le più recenti tecnologie di riconoscimento facciale hanno fatto molta strada.

Quando i ricercatori del NIST hanno effettuato simulazioni per identificare i passeggeri e registrare le loro attività di arrivo e partenza, i tassi di precisione sono stati superiori al 99,5%.

“Abbiamo scoperto che l’accuratezza varia da un algoritmo all’altro, ma che gli algoritmi moderni hanno in genere prestazioni migliori. Se le compagnie aeree utilizzano quelli più accurati, i passeggeri possono imbarcarsi senza errori”, ha dichiarato Patrick Grother, informatico del NIST e uno degli autori del report.

I passeggeri sono disposti a usare la biometria?

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La privacy è una preoccupazione comprensibile quando si tratta di condividere i dati biometrici. Ma nella maggior parte dei Paesi e dei territori esistono normative severe in materia che obbligano le compagnie aeree a non salvare e archiviare i dati biometrici degli utenti.

Con la crescente consapevolezza dei vantaggi delle applicazioni biometriche durante i viaggi, un numero sempre maggiore di persone si avvicina alle tecnologie di riconoscimento facciale.

Secondo il Global Passenger Survey (GPS) del 2021 condotto dall’International Air Transport Association (IATA), il 73% dei passeggeri è disposto a condividere i propri dati biometrici per migliorare i processi aeroportuali. Una differenza sorprendente rispetto al 46% del 2019. Allo stesso modo, tra poco più di un terzo dei passeggeri che hanno sperimentato la tecnologia biometrica durante il viaggio, l’86% si è dichiarato soddisfatto dell’esperienza.

In che modo la biometria cambierà l’esperienza dei passeggeri negli aeroporti?

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Le innovazioni nel campo della biometria hanno il potenziale per rivoluzionare l’esperienza dei passeggeri negli aeroporti, rendendola più veloce, più fluida e più sicura per i viaggiatori, i governi e le aziende.

Con tassi di accuratezza più elevati rispetto ai controlli di sicurezza eseguiti dall’uomo, è possibile controllare un maggior numero di persone utilizzando meno personale, che può quindi concentrarsi sulle minacce reali. Grazie alle tecnologie di riconoscimento facciale, i funzionari possono imbarcare fino a 240 passeggeri in dieci minuti.

Inoltre, poiché il riconoscimento facciale associa visivamente e digitalmente i viaggiatori ai loro bagagli, contribuisce a eliminare i ritardi nella consegna dei bagagli e il rischio di furto degli stessi. Con le tecnologie giuste, l’intera esperienza aeroportuale può essere quasi priva di contatto, contribuendo ulteriormente alla salute pubblica e al benessere dei passeggeri.

Senza lunghe code per il check-in o per il ritiro bagagli, i viaggiatori sono pronti a massimizzare il comfort negli aeroporti tecnologici del futuro, eliminando tutti i comuni fattori di stress del viaggio a favore delle sue molteplici gioie e comodità.

Lisa Cruciani

Lisa Cruciani

Lisa è responsabile marketing di dormakaba Italia e gestisce l'edizione italiana del blog di dormakaba. Ha conseguito un master in Comunicazione presso l'Istituto Europeo di Design di Roma.