L'architettura neoclassica, talvolta definita anche "revivalismo classico", è uno stile architettonico emerso alla fine del XVIII secolo come revival dei principi architettonici classici greci e romani.
Come una delle industrie più grandi e in più rapida crescita al mondo, il turismo, rappresenta il 10% dell'economia globale e fornisce un posto di lavoro su 10.
C'è un solo materiale al mondo che può essere utilizzato per cucinare, costruire strumenti musicali, prodotti cosmetici o tessili e realizzare turbine eoliche: il bambù. Questo materiale è stato descritto dall'iconico architetto giapponese Kengo Kuma come "il materiale del futuro".
A causa dell'urbanizzazione, dell'industrializzazione e della crescita demografica a livello globale, il nostro pianeta sta perdendo la sua biodiversità a un ritmo allarmante, più velocemente che in qualsiasi altro momento della storia umana.
Dalle pianure dell'Asia centrale alle colline della Spagna meridionale, l'architettura islamica ha lasciato un segno soprattutto nel cosiddetto "vecchio mondo". Ha avuto un impatto significativo sullo sviluppo degli stili architettonici in tutto il mondo e la sua influenza è visibile in vari edifici di culture e periodi diversi.
Soprannominata la "Grande Dama dell'architettura italiana", Aulenti è nata nel 1927 a Palazzolo dello Stella, una cittadina del nord-est italiano. Si è laureata in architettura al Politecnico di Milano nel 1954.
Fornendo ambienti favorevoli all'apprendimento e alla crescita, gli edifici scolastici contribuiscono allo sviluppo olistico degli studenti, sostenendone i risultati accademici, il benessere e la preparazione al futuro.
Le moderne sale da concerti, che affondano le loro radici nelle taverne e nei caffè europei del XVIII secolo, hanno continuato ad evolversi negli ultimi 300 anni per soddisfare le mutevoli esigenze dello Zeitgeist musicale, delle folle sempre più numerose e dei requisiti architettonici sempre più sofisticati.
Con l'avanzare delle tecnologie sanitarie digitali, l'intelligenza artificiale (AI) sta diventando sempre più sofisticata nel riprodurre ciò che gli esseri umani possono fare, ma con risultati più efficienti, economici
"Non si può chiamare terra. È un'area umida. Appartiene al fiume", dice Marina Tabassum, parlando con The Guardian del delta del Gange del suo paese natale, il Bangladesh, ampiamente riconosciuto come estremamente vulnerabile agli impatti del cambiamento climatico.
"Espressiva, disinvolta e all'avanguardia nella progettazione ecologica e partecipativa". Sono queste le parole con cui The Architectural Review descrive Minneta De Silva...