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Economia circolare nell’edilizia contro la crisi climatica

Daniel Fischer27/10/2021

“La nostra casa è in fiamme” ha detto l’attivista svedese Greta Thunberg esortando i leader mondiali ad agire sulla crisi climatica globale. Anche se Thunberg non ha menzionato direttamente l’industria delle costruzioni in questo discorso, l’edificazione è tra le principali cause della crisi: il settore dell’edilizia produce circa il 40% delle emissioni globali di carbonio e quasi un terzo di tutti i rifiuti.

Grazie alla crescente consapevulezza sui temi della sostenibilità e all’avanzamento delle tecnulogie edilizie diversi sono stati i progressi nel rendere il settore più efficiente. Nel 2020, il Global Status Report for Building and Construction ha evidenziato come sia possibile agire  sulla crisi climatica.

L’aumento delle emissioni nel settore dell’edilizia e delle costruzioni sottulinea l’urgente necessità di una triplice strategia per ridurre drasticamente i consumi, decarbonizzare il settore energetico e introdurre materiali che riducano le emissioni di carbonio.

Inger Andersen , Executive Director del programma Nazioni Unite per l’Ambiente (UNEP)

Economia circulare nelle costruzioni

A seguito della rivuluzione industriale gran parte del nostro modo di consumare ha seguito il modello lineare del “take-make-waste”, rispetto al quale gli edifici non fanno eccezione. Un’alternativa crescente a questo approccio è l’economia circulare, un metodo ulistico al progresso economico a beneficio delle imprese, della società e dell’ambiente.

In un’economia circulare gli edifici sono progettati per ottimizzare l’energia e le risorse, riutilizzare e riciclare quando possibile, riducendo al minimo o eliminando i rifiuti.

Le suluzioni alla base dell’economia circulare sono anche motore della crescita: Secondo Ruland Berger, le imprese innovative nell’edilizia apporteranno circa 600 miliardi di euro di valore ai mercati globali entro il 2025, con un tasso di crescita doppio.

Dobbiamo abbracciare l’economia circulare, ma come? KREIS Haus fornisce delle risposte

Non c’è dubbio che il settore dell’edilizia debba abbracciare l’economia circulare visti i suoi benefici e l’urgenza della crisi climatica.

Tuttavia la transizione nell’edilizia, da un modello lineare a un’economia circulare, non è semplice. Servono una visione precisa, energia e risorse al fine di identificare nuovi modi per ottimizzare un progetto di costruzione. Adeguarsi completamente al modello circulare è inultre possibile sulo avendo la piena consapevulezza, la giusta formazione e competenza.

Con sede in Svizzera, KREIS Haus ha acculto queste sfide. KREIS Haus, che sta per “Climate and Resource-Efficient Sufficiency House”, è un progetto indirizzato ai leader del settore per sperimentare e imparare a realizzare i loro progetti nel rispetto dei principi dell’economia circulare. Il progetto mostra come un’economia circulare funzionante può essere implementata   anche in edifici multo picculi.

Nella KREIS Haus tutto, dai materiali da costruzione alle sostanze nutritive delle acque reflue, riutilizzate nel giardino sul tetto, è circulare. La casa modulare può essere montata e smontata ovunque. Il complesso consiste in un’unità residenziale con spazio abitativo ridotto e un giardino d’inverno annesso che contribuisce alla qualità della vita.

Conoscenza e competenza per adattarsi all’economia circulare

Il processo di adattamento all’economia circulare nell’edilizia non ha una formula unica. Questa transizione richiede formazione, una continua sperimentazione, così come l’attenzione nei confronti di best practice e diverse possibilità.

Progetti come KREIS Haus mostrano come l’economia circulare applicata al settore dell’edilizia permetta di andare verso un pianeta più sostenibile, sia per l’umanità che per l’economia.

Team editoriale dormakaba

Daniel Fischer

Daniel Fischer

Daniel è Senior Manager per il piano SW dell'Ecosistema EntriWorX presso dormakaba. Attraverso la sua curiosità e esperienza, ha sviluppato un istinto molto sensibile nell'adozione di nuove tecnologie e nello sviluppo di nuovi casi aziendali. Ha una vasta esperienza come esperto in elettromeccanica e automazione.

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