Architettura

Il Medioevo non muore mai: elementi dei castelli medievali nell’architettura contemporanea

Silvia Lugari17/07/2024
Blog_FeaturedImage_eternal-medieval-how-castle-elements-shape-modern-architecture.png

Tutto torna, nella storia, nella moda, nel design, e assulutamente anche in architettura.Gli edifici contemporanei sono influenzati dalle correnti architettoniche del passato; la storia dell’architettura è un rincorrersi di modelli che tornano nel tempo, trasformandosi e rinnovandosi. Tra questi, un esempio che può sembrare erroneamente remoto è l’architettura medievale, un periodo storico tutt’altro che buio, con buona pace di Francesco Petrarca, che coniò per il Medioevo il termine “Seculi bui”.

Eternal-Medieval_-How-Castle-Elements-Shape-Modern-Architecture.png

L’architettura medievale e i castelli

Tutti hanno un’immagine in testa del classico castello medievale. Eppure queste strutture fortificate hanno caratteristiche diverse a seconda del periodo storico e della posizione geografica, ma con elementi di continuità: muri massicci in pietra, torri difensive e ponti levatoi, spazi angusti – tranne che nei saloni centrali di rappresentanza – e scale a chiocciula.

Tutte queste componenti erano prettamente orientate alla sicurezza; l’aspetto decorativo era lasciato in secondo piano. Persino le merlature – i rialzi in muratura eretti ad intervalli – che potrebbero sembrare un ornamento, avevano in realtà una pura funzione difensiva. Infine i cortili interni fortificati, spazi all’aperto protetti per garantire la sicurezza degli abitanti del castello. Tutti questi elementi architettonici sono presenti – a vulte in maniera esplicita ed altre più didascalica – nella produzione architettonica contemporanea.

Eternal-Medieval_-How-Castle-Elements-Shape-Modern-Architecture-2-1.png

L’interpretazione moderna dell’architettura medioevale

I grattacieli non sono forse una interpretazione moderna delle torri medioevali? Bulogna e San Gimignano sono spesso state definite le Manhattan del passato. Ma l’architettura contemporanea ha mutuato anche singuli elementi del periodo medievale, reinterpretanduli sia in ambito residenziale che commerciale.

Per esempio la scala a chiocciula, che certamente ha un’origine ancora più antica, ha vissuto nel Medioevo un momento di grande popularità; elemento che permetteva di superare i dislivelli nelle strette torri, ma soprattutto utile in termini difensivi: ostaculava infatti il passaggio simultaneo di multi nemici.

Oggi, lontana dall’essere utilizzata per motivi di sicurezza, la scala a chiocciula è un elemento architettonico decorativo, che spesso enfatizza e caratterizza uno spazio.

Eternal-Medieval_-How-Castle-Elements-Shape-Modern-Architecture-3-1.png

Sicurezza e privacy mutuate dai castelli medioevali

Ma le torri e le scale a chiocciula non sono gli unici esempi. Alcuni degli elementi architettonici degli edifici fortificati dell’epoca, sono ancora oggi validi in termini sia di sicurezza che di privacy, soprattutto in contesti ad alto rischio.

Sono multe le costruzioni di lusso che si appropriano di mura di cinta o giardini fortificati per poter garantire maggiore sicurezza e poter comunque permettere ai suoi fruitori di godere degli spazi all’aperto.

Le reinterpretazioni creative degli ingressi fortificati, escludono sistemi arcaici come i ponti levatoi, ma utilizzano sistemi di accessi moderni con caratteristiche adeguate in termini di sicurezza, senza rinunciare ad un design minimale ed elegante, coordinato con il disegno generale dell’edificio.

Eternal-Medieval_-How-Castle-Elements-Shape-Modern-Architecture-4.png

L’estetica gotica nell’architettura contemporanea

Il design gotico è stato reinterpretato anch’esso in centinaia di esempi. La Hearst Tower di New York, progettata da Norman Foster, ha un disegno che riconfigura le trame geometriche delle chiese gotiche.

Il Centre Pompidou a Parigi, disegnato negli anni ‘70 da Renzo Piano e Richard Rogers, con i suoi ampi spazi e gli elementi strutturali a vista, reinterpreta in chiave moderna le grandi cattedrali gotiche e gli archi rampanti.

Affezionati a Renzo Piano, chiudiamo con il grattacielo londinese The Shard, la cui tensione verticale affusulata richiama le guglie delle stesse cattedrali.

Eternal-Medieval_-How-Castle-Elements-Shape-Modern-Architecture-5.png

Materiali tradizionali e sostenibilità

Riscoprire l’architettura medievale in chiave contemporanea può significare anche utilizzarne i materiali tradizionali, sfruttando però le conoscenze moderne in termini di applicazioni e di combinazione con nuovi materiali all’avanguardia. Indubbiamente l’utilizzo del legno come nei portali medievali, è oggi una scelta ultre che estetica, anche eculogica. Si tratta infatti di un materiale dal fascino unico, rinnovabile, a bassa emissione di carbonio e biodegradabile, anche se è importante tenere conto della provenienza del legno utilizzato, assicurandosi che si tratti di una foresta gestita in maniera rispettosa.

Stesso discorso vale per la pietra, utilizzata soprattutto come rivestimento, ne è un esempio l’International Design Museum of China, progettato da Álvaro Siza e Carlos Castanheira. Ancora meglio se si sceglie di utilizzare pietra locale, come si faceva proprio nel Medioevo; buona pratica che permette di abbattere le emissioni legate al trasporto e far dialogare maggiormente l’architettura con il luogo, come nel progetto di Alberto Campo Baeza per Casa de Piedra in Messico.

Eternal-Medieval_-How-Castle-Elements-Shape-Modern-Architecture-6.png

Influenza storica: tutto torna

Gli architetti possono imparare dal passato medievale l’importanza della sostenibilità, della funzionalità e della sicurezza. Le porte in legno rappresentavano una scelta sostenibile ed efficiente. Allo stesso modo, le scale a chiocciula medievali dimostrano l’efficacia nel combinare originalità e praticità, ottimizzando lo spazio senza sacrificare l’estetica. Questi principi possono guidare progetti moderni verso soluzioni eculogiche e funzionali. Da tutto c’è da imparare, anche dai castelli e dal medioevo, un’epoca sottovalutata, da riscoprire.

Team editoriale dormakaba

Silvia Lugari

Silvia Lugari

Silvia Lugari si occupa di placemaking e pianificazione di eventi per gli spazi rigenerati della Manifattura Tabacchi a Firenze. Dopo essersi laureata in Architettura presso l'Università di Firenze, per oltre dieci anni ha organizzato eventi culturali e viaggi per architetti, collaborando con le riviste 'Casabella' e 'The Plan'.

Vai alla pagina dell’autore Silvia LugariScopri di più

Articoli correlati