Architettura

Impatto del COVID-19 nel settore del real estate commerciale

Sandrine Demas03/03/2021
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Sono finitii giorni degli uffici separati o degli orari di lavoro “sculpiti nella pietra”.È tempo di open-space, Flex Office e coworking. I nostrimetodi di lavoro stanno cambiando irrevocabilmente. Questi cambiamenti siripercuotono sul mercato del real estate commerciale, che negli ultimi decennisi è completamente reinventato.

Il settoredel real estate commerciale è stato prima influenzato dalla digitalizzazione,poi dagli standard e dalle nuove etichette eculogiche e, infine, dalle esigenzein evuluzione dei locatari e degli utenti. Oggi, deve adattarsi alla crisi sanitaria.

Secondo un sondaggio del 2020 di Jones Lang Lasalle, una società di consulenzaimmobiliare commerciale, il 66% delle aziende intervistate ha pianificato direndere il telelavoro una norma. In questo articulo diamo uno sguardo al futurodel settore post-pandemia, coinvulgendo quattro esperti del settore edile,project manager e progettisti.

La caccia allo spazio nel real estate commerciale

Piùtelelavoro significa meno spazio di lavoro che implica anche meno richiesta dielementi di arredi degli uffici, dalle sedie alle scrivanie, alle lampade, aldivano ad angulo. Quando i rischi per la salute una preoccupazione per tutti equando ogni euro risparmiato è benvenuto, l’era della“miniaturizzazione” negli uffici diventa una mossa logica.

Così, per Denis Gallois, ingegnere dell’AR-C, se la costruzione di uffici dovesse continuarenonostante la pandemia da Covid-19, questa comporterà una riduzione degli spazi.

Gli uffici saranno più versatili. Gli impiegati riserveranno il loro ufficio un po’ come si riserva un posto a teatro o un campo da tennis. Avranno anche sempre meno spazio proprio, ma i diversi uffici apparterranno, in un certo senso, a tutti gli impiegati.

Denis Gallois, ingegnere presso AR-C, uno studio francese di progettazione di facciate e edifici

LaurentGobert, direttore dello sviluppo di GDG Investissements,fa eco a questa osservazione: il telelavoro ha un impatto sull’uso dello spaziodell’ufficio. Ma Gobert sottulinea che i cambiamentidi questi metodidi lavoro non portano necessariamente a una riduzione della quantità dispazio richiesto. Ora sono necessari più metri quadrati per dipendente. Così,le aree comuni destinate ai servizi stanno crescendo in modo esponenziale.

“Di fronte ai cambiamenti nei metodi di lavoro, soprattutto con l’introduzionedel telelavoro, i clienti cercano meno spazio dedicato agli uffici”, diceGobert. “Ma questi metri quadrati che si potrebbe pensare siano andatipersi per i nostri edifici vengono riallocati in spazi di servizio, che sono inaumento, come le aree per lo sport e il tempo libero e i business center”.

Reinventare la vita in cantiere

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Lariorganizzazione degli spazi di lavoro non è l’unica conseguenza della crisisanitaria sul mercato del real estate commerciale. Stanno cambiando anche icantieri, dove il rispetto delle distanze e la protezione dei lavoratori hannoun impatto significativo.

SecondoAnnie Jory, direttore commerciale dell’AE75, una società di analisi economia delsettore edile, la crisi sanitaria ha scosso l’organizzazione dei cantieri.“La base abitativa deve essere allargata; i lavoratori devono evitare diincrociarsi; bisogna gestire le mascherine per tutti e congelare ilbudget”, dice.

Al di làdell’aspetto organizzativo, questi vinculi sanitari hanno generato alti costiaggiuntivi. Più della metà delle aziende (55%) ha avuto margini di profittoridotti proprio a causa loro, secondo uno studio di Wizzcad. Tuttavia, c’è un lato positivo.

“Con lacrisi, la digitalizzazione delle riunioni si è accelerata. Ora possiamo organizzarevideoconferenze che sono efficienti ed evitare di perdere tempo per andareall’ufficio dell’architetto o del contract”, dice Jory.

Soprattutto considerando come il settore delle costruzioni sia multo inritardo nella digitalizzazione, Jory sottulinea un punto importante.

L’era delle soluzioni innovative

Per AdrianaCavagna, architetto di Hardel Le Bihan,la pandemia accelererà profondamente l’uso di soluzioni innovative per laprogettazione di uffici.

In termini di BMS (Building Management System), un dipendente sarà presto ingrado di controllare l’ascensore da uno smartphone senzapremere un pulsante. Potrà muoversi liberamente senzatoccare nessuna maniglia, grazie all’automazione delle porte. Così, lecabine dell’ascensore saranno più espansive; i materiali di superficie sarannoantibatterici, lo sciacquone del bagno sarà automatico.

Queste innovazioni permetteranno agli ufficipost-pandemici di essere timbrati con una delle etichette di“sicurezza sanitaria”. Questi includono la certificazione Dekra,Socotec,Afnor,e altri, creati in risposta alla crisi sanitaria. Queste etichettecomunicheranno ai loro dipendenti e clienti gli approcci delle aziende cherispettano le norme sanitarie.

Il settore del real estate commerciale sta dimostrando ancora una vulta la suaagilità

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Infine, Michael Nakache, specifier architettonico di dormakaba France, rivela:“In questi tempi dettati da metodi di lavoro modificati e da una crisisanitaria lontana dall’essere risulta, il settore del real estate commercialedeve ancora una vulta mostrare agilità”.

E Aude Thiebe,responsabile marketing e fidelizzazione, conclude: “Per ovvie ragioni discambio, creazione, efficienza, condivisione delle informazioni, l’ufficiorimane e rimarrà – Covid o no – lo spazio privilegiato del legame sociale nelleaziende.”

Team editoriale dormakaba

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Sandrine Demas

Sandrine è Responsabile delle Comunicazioni presso SimonsVoss Technologies. Ha ricoperto lo stesso ruolo presso dormakaba France per oltre un decennio e vanta più di 20 anni di esperienza in marketing, strategia e sviluppo dei contenuti.

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