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Near-Field Communication: le 6 domande più frequenti

NFC

Le tecnologie Near-field communication (NFC) sono apparse per la prima volta nel 1983, anche se solo nel 2006 Nokia ha introdotto il primo telefono cellulare abilitato NFC. Oggi la tecnologia NFC è diventata onnipresente in molti telefoni cellulari e dispositivi elettronici.

Poiché gli esperti di vari settori sono più consapevoli del potenziale delle comunicazioni e delle transazioni sicure, le tecnologie NFC stanno registrando una crescita sorprendente. Entro il 2025, il mercato globale della tecnologia NFC raggiungerà i 35 miliardi di dollari. Dall’anno scorso, un fattore che contribuisce a questa crescita è la crescente domanda di tecnologie senza contatto, dovuta all’accresciuta sensibilità per l’igiene indotta dalla pandemia da COVID-19.

Ma cosa rende esattamente le tecnologie Near-Field Communication (NFC) così dirompenti per così tanti settori industriali, in particolare per quanto riguarda le tecnologie di accesso e di sicurezza? Questa mini-guida risponde alle sei domande principali su questa tecnologia rivoluzionaria e sui suoi utilizzi quotidiani.

1. Che cos’è la Near-Field Communication?

NFC è più comunemente conosciuta come la tecnologia alla base degli strumenti di pagamento senza contatto come Android Pay o Apple Pay.

L’NFC è un metodo di trasferimento dati in modalità wireless che rileva e quindi consente alla tecnologia di comunicare senza connessione a Internet a una distanza di quattro centimetri, anche se sono possibili distanze di 10 centimetri.

Come tecnologia di comunicazione senza contatto, il campo NFC utilizza una radiofrequenza di 13,56 MHz, e si basa sullo standard ISO14443 o ISO15693.

2. Come funziona la Near-Field Communication?

Come dice Tech Radar, la tecnologia NFC funziona in modo facile e veloce. Poiché attinge alla secolare invenzione della radiofrequenza, l’NFC non richiede un codice di accoppiamento o un collegamento. L’unione di due dispositivi con chip NFC attiva l’induzione magnetica, in modo simile al processo delle carte di accesso che sbloccano determinate porte.

Mentre qualsiasi oggetto con un chip NFC può essere utilizzato per avviare questa induzione magnetica, gli strumenti più comuni abilitati all’NFC sono tipicamente i telefoni cellulari. Poiché l’NFC è standardizzato in tutto il mondo, può essere utilizzato ampiamente in tutti i settori che si basano sullo scambio di dati, senza una particolare applicazione. Eppure ogni chip NFC ha un numero di identificazione unico a livello globale. Questo rende ogni prodotto unico, tracciabile e originale.

3. Quanto è sicura la Near-Field Communication?

Molti esperti di sicurezza ritengono che l’NFC sia uno dei metodi più sicuri per l’accesso e lo scambio di dati. Anche se non richiede una password, l’NFC a raggio corto protegge le transazioni contro gli hacker. È quasi impossibile hackerare una frequenza radio centralizzata da una distanza così breve.

La tecnologia NFC ha anche un altro vantaggio in termini di sicurezza: un singolo chip NFC può combinare molti oggetti come la casa, l’ufficio, le chiavi dell’auto e le carte di credito. L’NFC elimina anche la necessità di memorizzare password complesse. In questo modo, gli utenti hanno meno probabilità di smarrire chiavi, contanti o dimenticare password.

4. In cosa si differenzia dagli altri metodi touchless?

La tecnologia NFC è tutt’altro che l’unico metodo di comunicazione senza contatto tra due dispositivi. Eppure è tra le tecniche più sicure e convenienti rispetto a quelle come i codici QR code o la tecnologia Bluetooth.

I chip NFC funzionano con scarse quantità di potenza e ne utilizzano ancora meno. Quindi, l’NFC è molto più efficiente in termini di potenza rispetto ad altri metodi di comunicazione wireless come il Bluetooth.

La tecnologia NFC è una soluzione più onnicomprensiva con tre modalità: può emulare una carta, agire come lettore di un altro chip NFC, e anche trasferire dati tra due campi NFC come il Bluetooth.

A differenza di un codice QR, la tecnologia NFC utilizza dispositivi mobili come cellulari, tablet e notebook per lo scambio di dati. Un chip NFC può anche rendere qualsiasi dispositivo intelligente; quindi, collegare il non collegato.

5. Quali sono alcune applicazioni della Near-Field Communication?

L’NFC è interoperabile, il che significa che ha una capacità unica di far comunicare i dispositivi di tutti i giorni con i telefoni o i computer e consentire la comunicazione anche tra loro. Questo apre un mondo di opportunità per innumerevoli applicazioni quotidiane.

Oltre a facilitare l’Internet degli oggetti (IoT), i pagamenti mobili e le case intelligenti, l’NFC è sempre più diffuso nei settori dell’ospitalità, in quello medicale, dei beni di consumo, della logistica, del marketing e quello automobilistico.

Ad esempio, secondo gli esperti di accesso e sicurezza, l‘accesso mobile facilitato da NFC potrebbe ridurre significativamente dipendenza da chiavi e badge. In molte parti del mondo, i dispositivi NFC stanno rendendo irrilevanti i biglietti per i concerti o i ticket per il trasporto pubblico.

Negli ospedali, l’NFC rende più sicuro l’accesso fisico e digitale per i pazienti, fornisce aggiornamenti in tempo reale e facilita il monitoraggio della struttura.

6. Come sarà il futuro?

Dal loro primo utilizzo nei telefoni cellulari nel 2006, le capacità della tecnologia NFC sono migliorate enormemente e continuano ad accelerare. In futuro, non c’è dubbio che l’NFC continuerà a semplificarci l’esecuzione di un’ampia gamma di applicazioni digitalizzate, con conseguente avanzamento dell’esperienza del cliente. Inoltre, gli esperti ritengono che le masse utilizzeranno lo scambio di dati NFC come metodo preferito per ottenere informazioni disponibili al pubblico da oggetti fisici.

La comunicazione a distanza è la connettività definitiva, probabilmente l’aspetto più cruciale della maggior parte delle interazioni e delle attività quotidiane. Così, dal settore della sicurezza a quello dei consumer, la tecnologia NFC è pronta a sconvolgere qualsiasi industria che si affida alla connettività.

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